Tetraploide: è un termine che sta iniziando a comparire sempre più spesso nel settore dei tappeti erbosi, soprattutto in quelli ad uso sportivo. L’uso più diffuso del termine avviene con la specie Lolium perenne, costituendo delle nuove varietà di erba, che, in una fase iniziale, dovevano servire per migliorare e facilitare la risemina sulle specie macroterme, manifestando un breve periodo di transizione primaverile in modo da sparire rapidamente dalla superficie man mano che le temperature s’innalzavano.
La ploidia è un termine comune nel mondo della genetica. Si riferisce alla configurazione cromosomica di una specie. Una pianta normale è diploide, con una serie di cromosomi derivati dal maschio e un set dalla femmina. Ma i vegetali possono essere triploidi, tetraploidi o addirittura esaploidi, con tre, quattro o sei serie di cromosomi. La poliploidia può essere indotta nelle piante attraverso l’applicazione di un alcaloide naturale di origine vegetale, la colchicina, derivata dal Colchicum autumnale (Autumn Crocus). La colchicina agisce come un inibitore della mitosi, determinando il raddoppiamento del cromosoma all’interno di ciascuna cellula, quindi il diploide (2n) diventa tetraploide (4n).

Ogni cellula tetraploide contiene il doppio di cloroplasti rispetto ad una diploide. Il raddoppio dei cromosomi e in particolare dei cloroplasti produce piante robuste con maggiore tolleranza agli stress legati all’eventuale mancanza o poca disponibilità di luce. Infatti i tilacoidi all’interno del cloroplasto contengono il complesso di raccolta della luce, inclusi i pigmenti verdi della clorofilla essenziali per la fotosintesi, che assorbono la luce solare e la trasformano in molecole ricche di energia. In poche parole, l’aumento del numero di cloroplasti cellulari avvantaggia la pianta espandendo la produzione di clorofilla per l’assorbimento della luce e la sua trasformazione in energia. Il risultato è una pianta ad alta energia, robusta, resistente e salubre con una migliore tolleranza agli stress luminosi e con capacità di recupero, anche a temperature più basse.
In ambito agricolo l’aumento della ploidia porta ad un miglioramento nella produzione della quantità di biomassa, ma la prima caratteristica utile per le varietà selezionate per tappeti erbosi è che risultano segnatamente meno tolleranti al caldo. In questo modo potenziano la loro capacità di germinazione ed accestimento anche con basse temperature, diventando più vigorosi ed eretti di una “normale” varietà diploide, ma svanendo poi rapidamente con l’arrivo delle alte temperature.
Le scoperte complessive – dagli studi condotti con tutti i tipi di Bermudagrass (gramigna) che vanno dai migliori ibridi sportivi ai tipi comuni di semi – hanno indicato che il loietto perenne tetraploide è davvero un’erba vigorosa mentre germina, ma più tardi in inverno si abbinerà abbastanza bene come modello di crescita e come colore con quanto espresso dal loietto diploide.

Pertanto la sua gestione manutentiva è la medesima di quella del “fratello” Lolium perenne diploide.
I semi del tetraploide sono più grandi rispetto al diploide. Questo significa che potrebbe richiedersi una dose di semina più alta rispetto a quanto normalmente eseguito durante le rigenerazioni tradizionali.
Tornando al discorso della gestione delle temperature, come si manifesta una mancata sopportazione del caldo, così il Lolium perenne tetraploide presenta una migliore capacità germinativa nei confronti delle temperature più basse arrivando a possibilità di semine con risultati brillanti finanche a 5-6°C. Questo rende possibili degli interventi di rigenerazione anche nel periodo invernale sia su superfici sportive e sia su giardini ornamentali. In ambito sportivo l’impiego del Lolium perenne tetraploide molte volte in consociazione con del Lolium multiflorum (westerwoldicum bunch type) è diventata una pratica diffusa nei principali stadi italiani così come nei centri di allenamento e/o nei campi di periferia. La germinazione immediata di siffatte miscele e la loro vigoria e capacità di accestimento alle basse temperature permettono una colonizzazione delle aree interessate e rendono possibile il gioco anche in condizioni di forti piogge e terreno pesante e asfittico.