Stiamo attraversando un’altra stagione autunnale con l’inverno che si avvicina rapidamente e sta per terminare il tempo a disposizione per preparare il nostro prato e proteggerlo contro i potenziali danni da freddo.
Il taglio è una delle pratiche più importanti per preservare il nostro giardino sano, averlo bello anche nel periodo invernale e immediatamente pronto per il risveglio primaverile.
L’altezza di taglio è un parametro importantissimo da tenere in considerazione per la finitura dei tappeti erbosi. L’erba alta in autunno può sembrare terribilmente disordinata. Tuttavia, è necessario resistere alla tentazione di tagliare corto il prato. Tagliare eccessivamente basso il prato mette sotto stress la pianta e può causare più danni che vantaggi. Il consumo eccessivo di superficie fotosintetica con una rasatura troppo bassa blocca la formazione di carboidrati di riserva e non permette più l’utilizzo della luce del sole per la riuscita della fotosintesi clorofilliana. Tagliare il prato in breve tempo e troppo bassa può addirittura farla andare in “ibernazione” e stressarla fino al punto da farla morire.

Occorre quindi mantenere un’altezza di taglio più alta nel periodo tardo autunnale-invernale, pari a circa il 10-20% in più rispetto a quanto operiamo nelle fasi di crescita vegetativa. Questo non solo in relazione alla minor efficienza fotosintetica delle piante (minori quantità di luce in inverno) ma anche in relazione al processo di maggior sviluppo e produzione di radici in presenza di erba più alta (più lunghe sono le foglie, più profonde sono le radici).
Inoltre foglie più sviluppate forniscono una migliore protezione alle parti della pianta più sensibili al freddo, specificatamente alla corona (punto di crescita delle essenze graminacee che si trova alla base del fusto praticamente a contatto con il terreno).
Tuttavia, se l’erba è troppo lunga andando incontro all’inverno, essa diventerà opaca, svilupperà un’eccessiva quantità di feltro e incoraggerà alcune malattie invernali come la muffa della neve rosa e grigia (Microdochium nivale e Typhula blight).

Ma come possiamo capire come e quando operare l’ultimo taglio prima dell’inverno?
Ci stiamo, cioè, chiedendo quando e a quale temperatura l’erba sul prato andrà in uno stato dormiente. E tutto questo ce lo chiediamo perché abbiamo “nostalgia” di mettere via il tosaerba dopo l’impegnativa stagione estiva-autunnale di taglio. Oppure è per la ragione opposta, immaginando la falciatura come pratica terapeutica continuando a chiederci se è ancora giusto tagliare l’erba in inverno.
L’erba cresce ancora in inverno?
Il tasso di crescita dell’erba dipende da più di un fattore. Bisogna considerare la varietà di erba (specie e cultivar), la temperatura dell’aria e del suolo e il tipo di clima in cui il prato si sviluppa. Ci si può aspettare che l’erba (microterme) smetta di crescere quando si verifica la seguente condizione e cioè quando la temperatura è inferiore a 5°C. Il freddo bloccherà la crescita dell’erba, anche se sono presenti le altre condizioni necessarie, vale a dire luce, acqua e la giusta quantità di Azoto. Ma la temperatura è il componente più influente dei quattro parametri.
Ciò sta ad indicare che, generalmente, da Dicembre a tutto Febbraio, il tosaerba sarà probabilmente parcheggiato in garage in attesa della primavera.
Ma l’erba non cresce affatto nei periodi invernali?
Tendenzialmente le essenze microterme ai nostri climi non smettono mai di crescere, ma rallentano (e in qualche caso di molto) il loro tasso di crescita. Generalmente le nuove foglie di erba appariranno ancora, ma ad un ritmo molto lento, circa ogni 35-40 giorni (a meno che non ci siano condizioni di gelo).
Magari non ci sarà bisogno costante dell’impiego del tosaerba in inverno, ma è bene ricordarsi di alcune situazioni gestionali:
- Eliminare tutti i detriti (foglie soprattutto) che cadono sul prato e vanno in decomposizione prima che arrivi il freddo intenso
- Arieggiare il prato in autunno per risolvere in maniera meccanica problemi di muschio e di eccesso di feltro
- Fertilizzazione corretta con adeguati apporto di elementi a cessione programmata, Potassio per le radici, Ferro e microelementi e, se possibile, anche un apporto di sostanza organica
- Eventuali tagli di pulizia del prato solo in giornate asciutte e soleggiate. Non rasare mai su terreno ghiacciato perché le lamine fogliari si spezzerebbero e si causerebbe la morte del cotico