Siamo entrati da poco tempo nel pieno della stagione estiva e tra poco circa due terzi di tutto il nostro paese affronterà una fase di estrema siccità e di temperature elevate. Il calore determina un aumento della fotorespirazione nelle specie microterme come Festuca arundinacea, Lolium perenne o Poa pratensis, provocando un dispendioso bilancio energetico per la pianta. Solo le specie macroterme tollerano generalmente le alte temperature, sempre che sia mantenuto un certo livello di umidità del suolo.
Ci sono due importanti aspetti da prendere in considerazione: l’irrigazione necessaria a mantenere il vostro prato verde durante la stagione estiva ed il successivo ripristino in autunno delle zone a microterme del vostro prato. A seconda della capacità del vostro impianto e tenendo in considerazione le possibili restrizioni nell’uso dell’acqua da parte delle amministrazioni comunali, è possibile intervenire con l’irrigazione per mantenere la superficie di colore verde oppure esclusivamente per la sopravvivenza del prato, permettendo al tappeto erboso di andare in uno stato di semi-dormienza. La sopravvivenza delle piante in condizioni di siccità è influenzata da numerosi fattori come la specie impiegata, l’età del tappeto erboso, la profondità delle radici, il tipo di suolo, la presenza di ombra, il livello di manutenzione, il traffico cui è sottoposto, il calore, ecc.
E’ buona norma in questo periodo dell’anno assicurare al tappeto erboso di microterme (Poa, Lolium, Festuca, ecc.) almeno 30 mm (30 L/m2) di acqua proveniente da irrigazione o precipitazioni ogni settimana, distribuiti ogni 2 giorni. Si tratta di un importo approssimativo, se l’obiettivo è quello di mantenere il manto erboso verde ed in crescita attiva. Per migliorare l’efficienza di assorbimento dell’acqua in piena estate, è possibile impostare le partenze dell’impianto durante la notte, dalle 22:00 alle 06:00; inoltre se si impiega acqua proveniente dal sistema idrico della città, per evitare perdite di efficacia dovute ad una bassa pressione dell’acqua, è meglio intervenire durante le ore notturne invece che la mattina presto, quando la domanda di acqua è alta. Un’importante controllo riguarda l’uniformità di distribuzione del sistema di irrigazione, che si può realizzare facilmente ponendo dei contenitori sulla superficie e verificando che si riempiano in maniera omogenea. È possibile evitare la distribuzione di acqua fino a quando il prato non assume una colorazione grigio-bluastro: le aree che per prime mostrano questi evidenti sintomi di stress idrico dovrebbero essere reintegrate anche con interventi manuali.
Se si decide di ridurre al minimo l’uso di acqua, è possibile distribuire 20 mm di acqua ogni 2-4 settimane per mantenere idratata la corona delle piante del tappeto erboso di microterme. Tale quantità di acqua non è sufficiente a mantenere la colorazione verde del prato, ma aumenterà la possibilità di sopravvivenza delle piante. E’ utile anche evitare la somministrazione di erbicidi o fertilizzanti fino a che le piogge non riprendono regolarmente e minimizzare il traffico dei veicoli (ad esempio i trattorini rasaerba) sul manto erboso quando è sottoposto a stress idrico.
Nel caso in cui il prato non sia affatto irrigato durante l’estate, né sottoposto ad alcuna pioggia naturale, l’aspetto della superficie sarà fortemente compromesso durante il successivo autunno. Il momento giusto per intervenire nel ripristino di un prato di microterme è settembre, quando le precipitazioni spontanee e temperature più contenute consentono un rapido rinnovo della superficie. In questo periodo si integrano le aree più colpite con nuovo seme e si nutre il prato coi fertilizzanti più adatti alla specie impiegata.
Una specie macroterma, come Zoysia, Gramigna o Paspalum, generalmente è in grado di sostenere condizioni di carenza idrica e temperature elevate, ma anche queste varietà possono essere gravemente danneggiate dalla siccità cronica. Il periodo migliore per interventi di ripristino su un prato di macroterme è normalmente quello primaverile, quando queste specie riprendono attivamente la crescita. E’ importante sapere che un tappeto di macroterme sottoposto a forte stress idrico durante l’estate sarà più suscettibile nel periodo invernale a fenomeni di “winterkill” dovuti alle basse temperature.
Dr. Filippo Lulli
TURF EUROPE Srl