Bottos 1848

Strategia per evitare le infestanti

dandeliorSiamo alle porte della primavera e l’inverno caldo e piovoso ha riempito il nostro tappeto erboso di una miriade di infestante, con il riscaldamento del terreno grazie all’avanzare della stagione, iniziano a germinare le dicotiledoni infestanti del prato, le cosiddette “Foglie larghe”, che ci costringeranno ad eseguire trattamenti con erbicidi come tutti gli anni.

Da qualche tempo c’è una tendenza ad evitare la distribuzione dei canonici prodotti erbicidi e fungicidi sul prato, vuoi per insorgenza di allergie o irritazioni della pelle o proprio cattivi odori per qualche giorno. Insomma ci si vuole orientare ad una manutenzione rispettosa della salubrità del giardino e di conseguenza eco-compatibile.

Come fare? Non è facile perché bisogna partire da lontano, cioè applicare le buone pratiche agronomiche di gestione del tappeto, ne elenco qualcuna:

  1. Tagliare il tappeto con regolarità senza asportare mai più di un terzo della vegetazione: in questo modo si evita di mandare in stress la vegetazione e riesce a irrobustirsi prima dei periodi caldi e di maggiore stress
  2. Evitare concimazioni potassiche e azotate nel periodo estivo caldo: Potassio va dato a maggio e giugno e l’azoto va stoppato da maggio fino a fine agosto, nei mesi di luglio e agosto si preferiscono i biostimolanti fogliari.
  3. Irrigazioni poco frequenti e abbondanti, la festuca arundinacea è gestibile con 25 mm a settimana, perciò solo 2-3 irrigazioni settimanali. Indugiare con l’acqua vuol dire aumentare il rischio dei patogeni pericolosi come Pythium e Rhizoctonie.
  4. Un’arieggiatura all’anno per asportare il materiale disseccato della vegetazione che si stratifica al terreno e tende a diventare ostacolo alle operazioni agronomiche.
  5. Utilizzare acidi umici almeno due volte all’anno per aumentare la permeabilità dei terreni e migliorare la struttura del terreno e ottenere apparati radicali sani e profondi.

DR. FABRIZIO INGEGNOLI