Bottos sceglie le migliori cultivar di festuca arundiancea sul mercato in grado di semplificare e diminuire i costi di realizzazione e manutenzione dei prati realizzati in erba naturale.
La maggior parte dei tappeti erbosi realizzati nel nostro paese, sono ormai per oltre l’80% dei casi fatti con miscugli di sementi predominanti in Festuca arundinacea. Nonostante l’aspetto estetico non impeccabile, questa microterma cespitosa originaria del sud Europa, è invece apprezzata per la sua elevata “rusticità” negli areali mediterranei.
Adatta per la realizzazione di tappeti erbosi ricreativi sia privati che pubblici dove i budget sono limitati con bassa richiesta di manutenzione negli anni successivi. Le varietà di festuca arundiancea selezionate da Bottos , infatti, rispetto ai tradizionali miscugli a base di Loietti, Poe e Agrostidi, sono gestibile con piani biotecnici a bassi input, che significa in poche parole, poco concime e poca acqua.
Per l’insediamento di un miscuglio a base di Festuca arundinacea è preferibile optare per la versione miscelata con un 10% di Poa pratensis (Prodotto Royal Blue) specie quest’ultima rizomatosa e autorigenerante che abbracciando i cespi di Festuca arundinacea costruisce una cotica uniforme e densa senza soluzione di continuità.
Per il progettista e il costruttore del verde, oggi è facile approvvigionarsi di tappeto del genere realizzato con varietà selezionate da Bottos Srl anche grazie ai circa 150 produttori di tappeto erboso precoltivato sparsi in tutta Italia in grado di offrire un prodotto di qualità dopo circa 10 mesi di coltivazione.
Nel caso si voglia optare per la semina ex novo, vogliamo ricordare alcune particolarità delle cultivar di Festuca arundinacea selezionate da Bottos, oggi è possibile scegliere cultivar di colorazione scura e meno scura ma che entrambe prediligono temperature del terreno superiore ai 10°C nei primi centimetri per avviare una germinazione apprezzabile nelle prime 2-3 settimane dunque semine nei primi tre mesi e negli ultimi tre mesi dell’anno.
Non richiede altre specifiche , infatti è molto tollerante per la tipologia del terreno da acido (pH 5,5) ad alcalino (pH 8,5), o salino, alcune cultivar arrivano a sopravvivere dignitosamente a oltre i 6000 microsiemen/cm.
Al momento della chiusura della cotica, circa 3 mesi dalla semina, è possibile applicare i bassi input di gestioni con sole 20 unità di Azoto/mq /annue (tre concimazione annue con un fertilizzante specifico per tappeto erboso standard a cessione controllata da Polyon) e 25 mm di acqua a settimana nei mesi di giugno-luglio-agosto.
Le aziende sementiere scelte da Bottos come partner sia d’oltreoceano che Nordeuropee, da circa 15 anni hanno finanziato programmi di miglioramento genetico, improntate sull’ibridazione e la selezione massale, per ottenere cultivar di Festuca arundinacea sempre più resistenti alle malattie estive e di aspetto estetico globale di buon livello, a tal punto che alcune Cultivar come “Inferno” hanno raggiunto una larghezza della lamina fogliare simile a quella di un Loietto perenne.