Con l’alternanza di caldo e piogge di questi periodi siamo in presenza delle condizioni ideali per lo sviluppo delle malattie del tappeto erboso più ostiche, una di queste è causato dall’agente fungino Rhizoctonia Solani.
COME SI PRESENTA
Questo fungo sverna sotto forma di sclerozio e con l’alzarsi delle temperature, già dalla primavera inizia ad aumentare la sua minaccia al tappeto erboso. L’aumento combinato delle temperature sia
massime che minime (minime superiori ai 20°C) possono favorire l’insorgere della malattia, con la formazione di cerchi di 20 -30 cm di diametro, interessando dapprima il colletto per poi salire ad aggredire le foglie. Questi cerchi sono marroni e tendono a formare una specie di alone perimetrale detto “Smoke Rings” con aspetto marcescente. Se si osservano gli apparati radicali, essi si presentano fortemente imbruniti. Risulta difficile notare questa sintomatologia quando il tappeto erboso è tagliato alto e di conseguenza la forma circolare appare meno evidente. L’innalzarsi delle temperature notturne, insieme ad eccessi idrici, terreni con scarso drenaggio e non ultimo eccessivi apporti azotati, sono tra gli elementi scatenanti.
Infatti nel periodo pre-estivo è sempre consigliabile ridurre gli apporti azotati per evitare maggiore suscettibilità alle malattie estive, che tra l’altro sono le più virulente. Essendo di natura litica, inoltre, non c’è possibilità di ripresa degli organi seriamente infettati.
VARIETA’ COLPITE
Le varietà più sensibili sono in particolare la Festuca Arundinacea, nonostante la presenza sul mercato di varietà migliorate che offrono maggiore tolleranza e di conseguenza riducono i danni o limitano in tempi brevi la diffusione della malattie, sviluppando dei sistemi di autodifesa. Poi si ricorda che sono pure sensibile la Zoysia Japonica, Poa Pratensis (in modo minore) e Lolium Perenne.
CONSIGLI UTILI
Tutte le operazioni che riducono la temperatura del sistema pianta/terreno sono ottimali per prevenire efficacemente la malattia, così come una bilanciata nutrizione azoto-potassica e non per ultimo
un aumento dei drenaggi verticali per evitare eccessiva ritenzione idrica grazie ad apporti di sabbie silice in bucatura/carotatura. Si ricorda inoltre di ridurre lo strato di feltro durante l’anno e tenerlo non oltre i 4 mm. In caso di attacchi di Rhizoctonia Solani, alzare il taglio di un centimetro di quello abituale per lasciare “respirare” la pianta e aiutarla a contrastare l’infezione.