Con il mese di Ottobre si avvicina la data di “riposo” invernale dei prati (certamente con tempistiche diverse a seconda della zona d’Italia dove ci troviamo).
Si riducono in maniera importante i numeri di tagli dei tappeti erbosi, ma questa riduzione in termini quantitativi non significa che debba considerarsi come uno scadimento o disattenzione nella qualità dei medesimi.
Anzi. Bisogna essere ancora più accorti per non creare dei danni di difficile riparazione.
La prima accortezza è sicuramente quella di alzare l’altezza della macchina durante la rasatura. In questo modo si dà la possibilità alle piante stesse di approfondire al massimo il proprio apparato radicale per andare a cercare con più facilità elementi nutritivi e quant’altro disciolto nel terreno di vitale importanza per le medesime.
La seconda è quella di raccogliere i residui di taglio in quanto la capacità di degradazione dei microrganismi naturali presenti nel terreno va progressivamente diminuendo non esercitando più loro la loro vitale funzione di digestori della sostanza organica in eccesso.
La terza, ma non ultima, è quella di lavorare sempre con macchine ben affilate per avere dei tagli netti e non sfrangiati, evitando così l’ingresso di potenziali patogeni e/o la probabile perdita di liquidi dalle foglie, andando incontro a disidratazioni da freddo.
Buon lavoro e alla prossima,
Dott. Federico Tuberga