Bottos 1848

IL CONTROLLO INDIRETTO NATURALE DELLE PATOLOGIE.

In un mondo che abbiamo il dovere di proteggere per salvaguardare il futuro delle nuove generazioni. In un mondo che pensa sempre più “verde”. In un mondo che ormai ha preso una direzione ben precisa per salvare se stesso e tutti gli eco-sistemi. In questo contesto, Bottos ha scelta una strada molto precisa e delineata.

Bottos ha scelto la via del progresso, dell’evoluzione e del rispetto per l’uomo e per il suo mondo. Questa via per Bottos è l’approccio naturale alla gestione dei tappeti erbosi. Si tratta di un sistema di cura e manutenzione dei prati con impiego di sostanze che permettono la limitazione degli elementi di sintesi. E’ un approccio di prevenzione con forme naturali per la gestione dei tappeti erbosi. Manifesta un’attenzione combinata verso le reali esigenze dei prati in simbiosi con quelle dei terreni.

Vuole essere un’idea di giardino a basso “consumo” di energia e risorse naturali. E perché Bottos fa tutto questo? Le risposte sono 3, molto semplici ed intuitive:

  • prati più sani naturalmente, con meno ricorso alla chimica
  • maggior rispetto e maggior tutela per i bambini, per gli animali e per chi frequenta il giardino
  • minor richiesta di nutrienti all’impianto e controllo della naturale biofertilità dei terreni

Sono stati quindi elaborati dei formulati contenenti esclusivamente sostanze naturali e in particolare inoculi micorrizici integrati, funghi utili antagonisti dei patogeni, funghi utili antagonisti degli insetti dannosi, batteri regolatori della crescita (PGPR), biostimolanti naturali e sostanze organiche “nobili” d’immediata assimilazione (acidi umici e acidi fulvici, alghe e aminoacidi in particolare).

Vediamo un po’ più da vicino questi elementi.Green grass

Le micorrize sono dei funghi che si trovano nel terreno. Sono in grado di entrare nelle piante (endomicorrize) per instaurare una stratta relazione con il proprio ospite. Nasce quindi una vera e propria simbiosi mutualistica dove traggono vantaggio sia la pianta e sia il fungo. Le specie prative inoculate con micorrize arbuscolari diventano così generalmente più sane; contengono più clorofilla e svolgono meglio la fotosintesi; possiedono un sistema radicale più lungo, denso e profondo rispetto alle piante non inoculate. Inoltre la micorrizazione migliora la struttura del terreno grazie all’azione di legame tra le ife e le particelle del suolo, migliorando i movimenti di aria e acqua. Le micorrize, inoltre, proteggono il terreno dal compattamento e migliorano la resistenza alla siccità estiva grazie all’esplorazione in profondità dell’apparato radicale.

In sostanza i prati con micorrize arbusculari sono più tolleranti agli attacchi dei principali patogeni (nematodi, batteri e virus).

I funghi utili antagonisti dei patogeni e delle larve d’insetti dannosi sono dei micoparassiti che hanno la capacità di attaccare altri funghi e nutrirsi dei loro componenti. Inoltre sono dei perfetti “occupatori” di spazi, non lasciando possibilità di sviluppo alle malattie. Sono ormai quasi cento anni che si conoscono le loro potenzialità come agenti di controllo biologico per limitare lo sviluppo dei funghi dannosi nelle colture agrarie.

I batteri definiti “regolatori della crescita” (PGPR) svolgono la propria azione grazie alla produzione di auxina e di altri enzimi che abbassano il processo d’invecchiamento delle piante e migliorano la tolleranza agli stress. Attraverso la secrezione di acidi organici e gluconati, che diminuiscono il pH della rizosfera, rendono disponibili Fosforo, Ferro, Manganese e Magnesio.

La categoria dei biostimolanti è diventata ormai attuale e ricca di proposte differenziate. Per questo non è sempre facile una lettura precisa e corretta delle proposte presenti sul mercato. Bottos ha deciso, per questo, di privilegiare la scelta di materie prime di comprovata efficacia, stabilità, conservazione e standardizzazione al fine di tutelare i propri clienti/collaboratori e di mandare un messaggio semplice e univoco.

La scelta quindi è caduta unicamente su prodotti di derivazione vegetale per eliminare qualsiasi rischio di contaminazioni pericolose (assenza totale di antibiotici, probiotici, metalli pesanti, ecc.). I processi di lavorazione vengono tutti effettuati a freddo per non perdere le caratteristiche biologiche di ogni costituente. Gli aminoacidi sono prettamente levogiri, di altissima qualità e di rapida assimilazione. La sostanza organica viene rifornita e mantenuta a corretti livelli attraverso l’impiego di acidi umici e acidi fulvici purissimi.

Sulla categoria generale dei biostimolanti che abbiamo appena elencato ci preme fornire alcuni piccoli spunti per cercare di far capire realmente che tipo di sostanze sono e a che cosa servano.

I biostimolanti agricoli comprendono diverse formulazioni di sostanze che vengono applicate a piante o terreni per regolare e migliorare i processi fisiologici delle coltivazioni, rendendole più efficienti. I biostimolanti agiscono sulla fisiologia delle piante attraverso canali diversi rispetto ai nutrienti (concimi), migliorando il vigore, la resa e la loro qualità, oltre a contribuire alla conservazione del terreno dopo la coltivazione.

Se inizialmente i biostimolanti sono stati utilizzati principalmente nell’agricoltura biologica e per le colture orticole e frutticole a più alto valore aggiunto, oggi rivestono un ruolo sempre più importante anche nell’agricoltura tradizionale, come complemento ai fertilizzanti e agli agrofarmaci nonché alle pratiche agronomiche in generale.

Ma a che cosa servono i biostimolanti?

I biostimolanti favoriscono la crescita e lo sviluppo delle piante durante tutto il ciclo di vita della coltivazione, dalla germinazione dei semi alla maturità delle piante:

  • migliorando l’efficienza del metabolismo delle piante per determinare incrementi del raccolto e una sua migliore qualità
  • implementando la tolleranza delle piante agli stress abiotici e la capacità di recupero dagli stessi
  • facilitando l’assimilazione, il passaggio e l’uso dei nutrienti
  • incrementando la qualità della produzione agricola, compresi il contenuto di zuccheri, il colore, le dimensioni del frutto ecc.
  • regolando e migliorando il contenuto d’acqua nelle piante
  • incrementando alcune proprietà fisiochimiche del suolo e favorendo lo sviluppo di microorganismi del terreno

I biostimolanti agiscono attraverso meccanismi diversi rispetto ai fertilizzanti, a prescindere dalla presenza di nutrienti nei prodotti. Inoltre, i biostimolanti si distinguono dagli agrofarmaci perché agiscono solamente sul vigore delle piante e non hanno nessuna azione diretta contro i parassiti o le malattie. La biostimolazione delle piante è dunque aggiuntiva all’uso di fertilizzanti ed agrofarmaci.

Quindi, per estrema chiarezza, ci preme ribadire che i biostimolanti non sono né concimi, né fitofarmaci, ma un complemento della manutenzione.

E’ attraverso tutte queste opportunità che Bottos ha deciso di affrontare il processo di manutenzione naturale del prato. E, attraverso la sua squadra di tecnici, Bottos si mette a disposizione dei collaboratori e di chiunque voglia approcciarsi a questo tipo di gestione delle aree verdi.

Scopri la Linea Naturalgreen qui, per la filosofia Bottos di gestione naturale del prato:

https://www.bottos1848.com/?page_id=4230

Scopri i biostimolanti liquidi della linea Mastergreen qui:

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