Il Piano d’Azione Nazionale e i vari Regolamenti e Direttive europei hanno imposto ormai da diversi anni una nuova impronta e una nuova filosofia nell’approccio della manutenzione dei tappeti erbosi. Si è così sviluppato il concetto di “naturale” come tutta una serie di operazioni e di prodotti totalmente atossici, non ottenuti da laboratori o da trasformazioni industriali, che tentano di sviluppare un controllo interno da parte delle piante nei confronti delle principali patologie e degli stress abiotici.
Tutto questo nasce certamente da una coscienza “verde” sempre più sviluppata e sempre più attenta all’ambiente e ai diversi eco-sistemi.
Tryco Plus s’inserisce perfettamente in questo filone di elementi naturali volti alla manutenzione, corretta e rispettosa dell’ambiente, dei tappeti erbosi.
Tryco Plus è un inoculo micorrizico integrato a base di endomicorrize, di diversi ceppi del fungo utile Trichoderma, di Clonostachys rosea (altro fungo benefico) e di batteri PGPR.
Sicuramente gli elementi fondamentali nel formulato sono i funghi antagonisti ascriventi al genere Trichoderma.
Ma che cos’è il Trichoderma? Wikipedia ci dice:
“Trichoderma è un genere di funghi che è presente in tutti i terreni. Molte specie di questo genere possono essere caratterizzati come simbionti di piante non virulenti opportunistiche. Ciò si riferisce alla capacità di diverse specie di Trichoderma di formare relazioni endofite mutualistiche con diverse specie di piante…”
Quindi le specie fungine appartenenti al genere Trichoderma sono decisamente diffuse nel mondo e vengono isolate facilmente dal suolo e dal materiale vegetale. Il Trichoderma viene, per la maggior parte, classificato come fungo imperfetto, cioè privo di ciclo sessuale conosciuto; i membri di questo genere sono caratterizzati da una rapida velocità di crescita e dalla produzione di numerose spore (conidi) di colore verde.
La capacità del Trichoderma di esercitare una sorta di biocontrollo naturale è nota ormai sin dalla fine degli anni 20. Successivamente a questi primi studi, la lista delle malattie sottoposte a biocontrollo da parte del Trichoderma si è notevolmente allungata.
Tuttavia l’azione più forte da parte del Trichoderma nei confronti di agenti patogeni (malattie) consiste nell’antagonismo per i nutrienti e nella sua capacità di colonizzare immediatamente gli spazi (terreno) a disposizione. L’inedia, l’incapacità di nutrirsi, è la più comune causa di morte tra i microrganismi e quindi la competizione per gli alimenti, per l’aria e per l’acqua permette di controllare i funghi fitopatogeni. In questo contesto le specie del genere Trichoderma presentano una spiccata abilità nel mobilizzare e assorbire i nutrienti del suolo, molto superiore rispetto agli altri microrganismi. Quindi la fortissima capacità competitiva per i bionutrienti rende l’impiego del Trichoderma di fondamentale importanza per la manutenzione dei tappeti erbosi per contrastare anche in via indiretta i funghi cha causano le malattie del prato.
Come abbiamo già accennato, i Trichoderma spp. sono fughi a crescita libera e comuni nel suolo e nell’ecosistema radicale. Questi funghi sono simbionti delle piante; alcuni ceppi sono in grado di stabilire una colonizzazione della superficie radicale e quindi penetrare nell’epidermide. La colonizzazione delle radici rafforza la crescita ipogea, la produttività, la resistenza agli stress abiotici e l’assorbimento dei nutrienti. Il Trichoderma è inoltre in grado di acidificare l’ambiente circostante attraverso la secrezione di acidi organici (gluconico, citrico, fumarico); questi acidi sono in grado di solubilizzare fosfati, micronutrienti e cationi minerali quali, Fe, Mn e Mg rendendoli disponibili per le piante.
Tutte queste informazioni altro non sono se non il sunto della reale necessità di trattamenti naturali con prodotti a base di Trichoderma.
Bottos ha sviluppato una propria formulazione a nome Tryco Plus, inglobando in un unico formulato Trichoderma spp., Clonostachys rosea, micorrize e batteri PGPR.
Tale prodotto, inquadrato come inoculo micorrizico integrato, è del tutto naturale, rispettoso dell’uomo e dell’ambiente e fornisce vantaggi di fondamentale importanza nella manutenzione dei prati.
Ma come si distribuisce il prodotto a base di Trichoderma? Quando si esegue il primo trattamento con Tryco Plus?
In primavera, generalmente intorno alla metà del mese di Marzo sopraggiungono le condizioni pedoclimatiche e le temperature adatte all’introduzione di Trichoderma nel terreno.
Ecco quindi alcuni piccoli aiuti su come utilizzare Tryco Plus.
Prima considerazione: abbiamo appena citato il terreno e ciò significa quindi che la distribuzione del prodotto Tryco Plus deve essere effettuata con un adeguato quantitativo d’acqua (circa 5-10 lt/100 m2) al fine di assicurare la penetrazione del formulato nel substrato di coltura e renderlo attivo con sviluppo delle sue funzioni.
Seconda considerazione: Tryco Plus è un formulato liquido già pronto all’uso che non necessita di attivazione. La sua formula permette un’efficacia immediata non appena arriva a contatto con l’acqua.
Terza considerazione: non vi è alcun problema di eventuale sovradosaggio e/o ripetizione dei trattamenti. Il prodotto non è fitotossico in alcun modo per il prato e per tutti i fruitori dell’area.
Quarta considerazione: si consiglia di non aggiungere acqua all’interno della confezione originale per non limitare la conservabilità nel corso degli anni del prodotto (il materiale è garantito nella sua funzionalità per 2 anni, se ben conservato).
Nel corso della stagione andranno effettuati dei richiami sul prato con il Tryco Plus per mantenere sempre attiva la carica microbica utile nel terreno e contrastare gli stress biotici ed abiotici.
Per rendere più efficace l’azione di Tryco Plus, Bottos consiglia l’impiego associato con i fertilizzanti organici liquidi Always e Vigor-Liquid.
L’approccio naturale di Tryco Plus permette il suo facile impiego da parte di tutti, anche dai meno esperti. Non viene richiesta alcuna autorizzazione per l’acquisto e per l’uso (non è necessario il cosiddetto “patentino”), rendendo accessibile a chiunque la possibilità di migliorare il proprio prato senza inquinare e senza manifestare alcun pericolo di tossicità per sé stesso e i propri cari, per i propri animali e per l’ambiente in genere.